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FOLIGNO

COMUNI

FOLIGNO
Foligno

è la terza città dell'Umbria, è in provincia di Perugia ed è capoluogo dell'omonimo comune che conta 56.036 abitanti. È attraversata dal fiume Topino.

È il centro commerciale ed industriale più ricco ed importante della Valle Umbra ed il principale centro di comunicazioni dell'intera regione. Importante nodo sia ferroviario sulla linea Roma-Ancona e all'origine della linea Foligno-Terontola (Arezzo), che stradale sulla superstrada Flaminia all'intersezione della Strada Statale 75 Centrale Umbra, Strada Statale 77 della Val di Chienti, Strada statale 316 dei Monti Martani con la Strada Statale 3 Via Flaminia. Fu definita "porto di terra dello Stato Pontificio" per la sua centralità viaria, "Città aeronautica" per eccellenza per le sue industre aeronautiche e soprattutto per l'Aeroporto (nato intorno al 1880), fino al 1944 tra i più importanti e meglio attrezzati d'Italia, distrutto dai tedeschi in fuga ed oggi in via di ammodernamento.

Presso la Caserma "Gen. Ferrante Gonzaga del Vodice" di Foligno, ha sede, dal 1996, il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell'Esercito. La caserma in precedenza era stata sede del 1° Reggimento d'artiglieria da campagna e montagna "Cacciatori delle Alpi" (dalle origini, nel 1874, al 1943), quindi del 18° Reggimento Artiglieria e della Scuola allievi ufficiali e sottufficiali d'artiglieria, successivamente, dal 1981, del 92° Battaglione di fanteria "Basilicata".

Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto.

Foligno fa parte del circuito delle "Città dell'Olio".

Storia

L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, fondata dagli "Umbri Fulginates". La Fulginia umbra, poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flamina (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Timea romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. La città fu prefettura e municipio iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale.

Fu importante comune ghibellino nel medioevo e, nel rinascimento, sotto la signoria dei Trinci, estese i suoi confini fino all'Abruzzo. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), si scontrò in numerose e cruente guerre vinte contro la vicina e guelfa Perugia.

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero all'80%, per questo fu insignita di medaglia d'argento.

Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti catastrofici, il più recente risale al 26 settembre 1997 che causò gravissimi danni alla città e alle frazioni montane, alcune delle quali quasi totalmente distrutte.




Circoscrizioni
Circoscrizione n. 1 "Centro storico-Palombaro"
Circoscrizione n. 2 "Borroni-Corvia-Scafali-Sterpete-Cave-Casvecchie-Budino-Fiamenga-Maceratola"
Circoscrizione n. 3 "Viale Firenze-Subasio-Agorà"
Circoscrizione n. 4 "Flaminio-Ina Casa-Uppello"
Circoscrizione n. 5 "Sant'Eraclio"
Circoscrizione n. 6 "San Giovanni Profiamma-Belfiore-Vescia-Capodacqua-Pontecentesimo"
Circoscrizione n. 7 "Annifo-Colfiorito"
Circoscrizione n. 8 "Valle del Menotre"
Frazioni
Appartengono al comune di Foligno ben 127 frazioni, oltre a Foligno città:
Abbazia di Sassovivo, Acqua Santo Stefano, Afrile, Aghi, Ali, Altolina, Annifo, Arvello, Ascolano, Barri, Belfiore, Borgarella, Borroni, Budino, Camino, Cancellara, Cancelli, Cantagalli, Capodacqua, Caposomigiale, Cappuccini, Cariè, Carpello, Casa del Prete, Casa Pacico, Casale del Leure, Casale della Macchia, Casale di Morro, Casale di Scopoli, Cascito, Casco dell'Acqua, Casenove, Casette di Cupigliolo, Casevecchie, Cassignano, Castello di Morro, Castretto, Cavallara, Cave, Cerritello, Chieve, Cifo, Civitella, Colfiorito, Collazzolo, Colle di Verchiano, Colle San Giovanni, Colle San Lorenzo, Colle Scandolaro, Collelungo, Collenibbio, Colpernaco, Colpersico, Corvia, Costa di Arvello, Crescenti, Croce di Roccafranca, Croce di Verchiano, Cupacci, Cupigliolo, Cupoli, Curasci, Fiamenga, Fondi, Forcatura, Fraia, Hoffmann, La Franca, La Spiazza, La Valle, Leggiana, Liè, Maceratola, Maestà di Colfornaro, Madonna delle Grazie, Montarone, Morro, Navello, Orchi, Paciana, Palarne, Pale, Pallaia, Perticani, Pescara I°, Pescara II°, Pieve Fanonica, Pisenti, Poggiarello, Polveragna, Ponte San Lazzaro, Ponte Santa Lucia, Pontecentesimo, Popola, Rasiglia, Ravignano, Rio, Roccafranca, Roviglieto, San Bartolomeo, San Giovanni Profiamma, San Sebastiano, San Vittore, Sant'Eraclio, Santo Stefano dei Piccioni, Scafali, Scandolaro, Scanzano, Scopoli, Seggio, Serra Alta, Serra Bassa, Serrone, Sostino, Sterpete,Tenne, Tesina, Tito, Torre di Montefalco, Treggio, Uppello, Vallupo, Vegnole, Verchiano, Vescia, Vionica, Volperino.

Rioni
Per approfondire, vedi la voce Giostra della Quintana.

Il centro storico di Foligno è tradizionalmente suddiviso in venti rioni, ma solo dieci vengono oggi riconosciuti e gareggiano nella Giostra della Quintana. Questi ultimi sono: Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada.

Questi invece i Rioni "morti" che sono stati inglobati nei precedenti, ma che restano nei toponimi: Borgo, Fonte del Campo, Cipischi, Croce, Falconi, Feldenghi, Franceschi, Menacoda, Piazza Vecchia, Spavagli.




Cuccugnai

Gli abitanti di Foligno vengono definiti, da secoli, cuccugnai. La parola cuccugnao in fulginate significa civetta ed esistono tre differenti leggende sull'origine dell'accostamento dei fulginati alla civetta. Secondo la prima deriverebbe dal fatto che i ducati d'oro coniati dalla zecca di Foligno venissero chiamati "occhi di civetta". Secondo un'altra tradizione, l'accostamento deriverebbe dal fatto che fino al XV secolo durante la festa di Pentecoste, venisse fatta



 
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